AGGIORNAMENTO: NASCITA DELLA "PITTURA PARLANTE"

20.03.2020 11:25

Vi faccio partecipi di un'ulteriore e profonda evoluzione sopravvenuta nella concezione 

e nell'esecuzione delle mie opere: dopo il biennio di "svolta" informale, iniziato all'incirca nel 2016 e al quale era succeduto un ritorno alla "costruzione" progettuale e al "rigore" formale, nella primavera del 2019 si è prodotta una nuova "svolta", quella dell'affiancare alla composizine pittorica un messaggio letterario... "sposando", in tal modo, le mie due espressioni creative e confezionando un prodotto artistico che assomma in sé non più uno ma due "messaggi": l'uno visivo e l'altro concettuale... insomma la nascita della PITTURA PARLANTE. Per far ciò, ho dovuto portare avanti ed accettare un vero e proprio "ribaltamento" nella creazione dell'opera ed una autentica rivoluzione circa i suoi significati: non più partendo dall'ispirazione inconscia poi via via interpretata e adattata alla visione ma, al contrario, traendo lo spunto iniziale da una "traccia" letteraria fornita da un mio aforisma o massima, attorno al quale adattare, come un sarto fa con l'abito sul corpo della persona, il microcosmo pittorico intorno... Lo stile pittorico rimane sempre lo stesso e gli elementi "allusivi/illusivi" restano tali ma non più "a monte" dell'opera, bensì a valle di essa... Mi scuso se non ho saputo esprimere in termini più semplici questo mutamento della mia ars operandi. Vi do un ideale appuntamento ad eventuali successive evoluzioni...   

Quel che l'arte pittorica non è...

 
  1 non è rappresentazione figurativa del visibile... Lo è stata un tempo e  a lungo, poi arrivò il 1860 e tutto cambiò: far finta che ciò non sia successo e cancellare con un colpo di spugna 150 anni di storia della pittura e dell'arte non è soltanto sciocco e inutile ma denota anche una forma mentis che non sa e non vuole riconoscere un percorso evolutivo.
 
   2 non è esibizione estemporanea né affermazione concettuale, poiché l'arte non può negare se stessa e ripudiare il lavoro di elaborazione estetica che è al tempo stesso mezzo e fine dell'arte stessa.
 
   3 non è oggetto d'arredo subordinato ad esigenze abitative private o pubbliche: l'artista "crea" prescindendo da ogni esigenza del mercato.
 
4 non è parte di una corrente o di una moda passeggera né è condizionabile in alcun modo dal gusto del pubblico.                                   
 
         5 non è sfoggio di tecnica fine a se stesso: l'artista non è "una foca che si esibisce in esercizi di giocoleria circensi in cambio dell'acciuga". ..        La tecnica è soltanto un mezzo per esprimere compiutamente un'idea estetica. 
 
6 non è un businnes finalizzato a realizzare guadagni e l'artista non è il promoter di se stesso.