Chi sono

Sono un pittore che ha scelto: ho scelto un "campo" e ho scelto gli "strumenti" per lavorarci; c'è un film che amo moltissimo e che riassume, nel suo monologo finale, la mia scelta e, in definitiva, la mia filosofia di vita...

Dal monologo finale del film LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL'OCEANO
"..La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?
Era tutto molto bello, su quella scaletta... e io ero grande con quel bel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi che sarei sceso, non c'era problema.
Non è quello che vidi che mi fermò, Max
È quello che non vidi.
Puoi capirlo? Quello che non vidi... In tutta quella sterminata città c'era tutto tranne la fine.
C'era tutto.
Ma non c'era una fine. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo.
Tu pensa a un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu lo sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare è infinita.
Questo a me piace. In questo posso vivere. Ma se tu.
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verità, che non finiscono mai... Quella tastiera è infinita.
Ma se quella tastiera è infinita allora su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio."

Storia del progetto

Nato nella "Trinacria" (Catania), mi son trasferito quindicenne, con la famiglia, nella Capitale, dove ho compiuto gli studi superiori all'Istituto Statale d'Arte (cattedra di Michelangelo Conte). Conseguito, dopo cinque anni, il titolo di Maestro d'Arte, ho frequentato anche l'Accademia di Belle Arti (sempre a Roma).
A partire dai primi anni '80 ho partecipato a diverse mostre collettive ed allestito una Personale (sempre nella mia città di adozione).
La mia ricerca pittorica (mai deragliata dal non figurativo) data ormai più di trent'anni ed ha prodotto intorno a 150 opere (tra composizioni ad olio o acrilico su tela ed esperimenti informali)    
 

I miei utenti

Coloro che, amando l'Arte e la Pittura in particolare, vogliono conoscere l'opera di un pittore fuori da ogni schema precostituito che non ricerca "il nuovo" fine a se stesso, che non si adegua "al corrente" per conformarsi, che non crede che, a decidere chi sia bravo e chi no, debba essere "il Sistema"...; coloro che, in definitiva, mi assomigliano un po'...  

Quel che l'arte pittorica non è...

 
  1 non è rappresentazione figurativa del visibile... Lo è stata un tempo e  a lungo, poi arrivò il 1860 e tutto cambiò: far finta che ciò non sia successo e cancellare con un colpo di spugna 150 anni di storia della pittura e dell'arte non è soltanto sciocco e inutile ma denota anche una forma mentis che non sa e non vuole riconoscere un percorso evolutivo.
 
   2 non è esibizione estemporanea né affermazione concettuale, poiché l'arte non può negare se stessa e ripudiare il lavoro di elaborazione estetica che è al tempo stesso mezzo e fine dell'arte stessa.
 
   3 non è oggetto d'arredo subordinato ad esigenze abitative private o pubbliche: l'artista "crea" prescindendo da ogni esigenza del mercato.
 
4 non è parte di una corrente o di una moda passeggera né è condizionabile in alcun modo dal gusto del pubblico.                                   
 
         5 non è sfoggio di tecnica fine a se stesso: l'artista non è "una foca che si esibisce in esercizi di giocoleria circensi in cambio dell'acciuga". ..        La tecnica è soltanto un mezzo per esprimere compiutamente un'idea estetica. 
 
6 non è un businnes finalizzato a realizzare guadagni e l'artista non è il promoter di se stesso.